Il cicloturismo alla scoperta del Pianalto e delle peschiere

Il cicloturismo alla scoperta del Pianalto e delle peschiere

Il Pianalto di Poirino è davvero un territorio vocato per il turismo della bicicletta, un segmento in grande crescita in tutta Europa così come in molte regioni italiane. Il boom delle e-bike, le bici a pedalata assistita elettrica, permette oggi di avvicinare al turismo delle due ruote a pedale anche le persone non allenate e quelle fasce della terza età che vogliono praticare un turismo wellness. Inoltre, l’affacciarsi sul mercato delle cosiddette “gravel”, le biciclette ibride, mezze stradali e mezze mountain bike, molto adatte agli sterrati, permette oggi di vivere il ciclismo amatoriale in modo forse meno sportivo ma tornando all’origine delle due ruote: mezzo di locomozione dolce, che permette di distrarsi e di apprezzare il paesaggio dei territori che si attraversano.

Il Pianalto è un territorio in falsopiano che alterna ampi terrazzi rialzati ad ampie incisioni di corsi d’acqua mai troppo ripide. Per questo, l’andamento in strada è sempre in dolce saliscendi con altrettanto dolci curve. Quindi il Pianalto è ottimo per la bici.

Inoltre, è un territorio con una spiccata varietà nel paesaggio agronaturale. Dopo una salitina puoi trovare due peschiere con gli aironi che volano via; dopo una curva puoi entrare in una borgata di vecchie cascine; puoi passare in mezzo ai campi di mais e, subito dopo, in mezzo ai prati coltivati a foraggere; puoi avere un’asparagiaia sulla sinistra e, sulla destra, un antico bosco planiziale dominato da maestose farnie.

Poi, è un territorio costellato di castelli medievali, abbazie e santuari, chiesette di campagna e, appunto, le peschiere, oltre 300 specchi d’acqua che erano cave di argilla poi utilizzate per allevare la tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino. Questo è un pesce che per eccellenza gastronomica fa il paio con l’asparago, altro protagonista dell’antica agricoltura del Pianalto, insieme alla carne da vacca di razza piemontese, il grano e le coltivazioni di ortaggi. Nel territorio sono anche presenti numerosi ristoranti di qualità che aggiungono attrattiva e motivazione di scelta per chi vuole fare una o due giornate di cicloturismo da queste parti.

Ne sono convinti Alessandro Ferrio, accompagnatore di cicloturismo, dell’associazione We Bike Italy che opera soprattutto nelle Langhe e Fabrizio Rancillo, accompagnatore naturalistico dell’associazione Escuriosando che propone trekking ed escursioni in Piemonte. Entrambi hanno testato un percorso per cicloturismo accompagnando un gruppo di amanti della bicicletta, mercoledì 2 settembre. L’itinerario prevedeva partenza e arrivo al castello di Ternavasso attraversando una ventina di chilometri di stradine asfaltate ma praticamente agricole, con scarso traffico automobilistico, stradine di collegamento tra le arterie regionali e le cascine isolate nella campagna. Verrà riproposto negli appuntamenti di “Peschiere in bici”, domenica 6 e sabato 12 settembre.

«Dal punto di vista del cicloturismo – spiega Alessandro Ferrio – questa è un’are davvero molto vocata. Offre la possibilità di creare itinerari ad anello o di collegamento tra Torino e il Roero, e poi le Langhe. Non è impegnativo e, per questo, è adatto alle famiglie e alle persone non allenate. Ma può essere anche il punto di partenza per tuor più lunghi. Tra l’altro, qui vicino, a Pralormo, esiste un bike hotel, albergo attrezzato per assistere i ciclisti, inserito in un importante circuito nazionale».

«È un paesaggio molto vario – osserva Fabrizio Rancillo – Ci sono molti aspetti naturali da osservare ed è anche adatto al trekking a piedi visto che è pieno di strade interpoderali sterrate che raggiungono molte peschiere e altri punti di interesse naturalistico. Il periodo migliore per proporre questo territorio ai gruppi di escursionisti è la primavera quando tutto è verde e le giornate non sono ancora troppo calde. Ma anche l’autunno si presta a belle escursioni in queste zone di pianura».

Di tutto questo

è convinta anche Angelita Mollo, sindaco di Poirino. «Il nostro territorio è posto tra i distretti turistici di Torino e delle Langhe-Roero – sottolinea – Abbiamo molti punti di interesse e una buona combinazione tra offerta storica, naturale e gastronomica. Partendo dai nostri prodotti di pregio come la tinca gobba dorata e l’asparago possiamo fare scoprire il nostro Pianalto e i nostri borghi anche insieme ai comuni vicini».

Tinca Gobba Pianalto di Poirino

RIPARTIZIONE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E CULTURALI COMUNE DÌ POIRINO
Via Cesare Rossi 5 - POIRINO
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Privacy Policy